Il Teutone by Guido Cervo

Il Teutone by Guido Cervo

autore:Guido Cervo
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Romanzo Storico
pubblicato: 2017-01-14T16:00:00+00:00


31

Il sole tramontava, le ombre si allungavano. Il caso aveva voluto che l’attendamento dei teutoni si trovasse contiguo a quello degli estoni: un agglomerato caotico di tende e ripari sommari eretti nella neve, frammezzo ai quali si coglieva, nella luce dei falò, un andirivieni di uomini impellicciati. Fra loro non sorprendeva la presenza di diverse donne, poiché nessuno avrebbe potuto impedire a quei mercenari di portare con loro le mogli o le concubine. L’attenzione di Eustachius fu attratta da una di loro, forse perché gli sembrava diversa dalle altre. Invece di rozzi pastrani di castoro o di bisonte, indossava un lungo caffettano foderato di zibellino e portava in capo il kubanki tipico delle donne russe; anche se i valenki che aveva ai piedi sminuivano in qualche misura l’eleganza del suo portamento, la finezza dei suoi lineamenti e un che di aristocratico nelle sue movenze la distinguevano comunque, a colpo d’occhio, in mezzo alle ineleganti e ordinarie donne degli estoni. Avanzava fra i bivacchi con una sorta di circospezione, stringendosi con le mani guantate il collo del caffettano e sembrava proprio dirigersi verso lui e Melcher. Eustachius ebbe l’impressione che stesse facendogli dei timidi segnali con una mano, come se volesse richiamare la sua attenzione. Istintivamente rallentò il passo fino a fermarsi, mentre lei, dopo essersi guardata attorno, gli additava una piccola macchia di pini che si ergeva giusto sul confine fra i due accampamenti.

Melcher ritenne opportuno avvertire il suo confratello: «Sarà una prostituta. Seguono l’armata e sono quasi tutte estoni. Siamo spesso soggetti a tali tentazioni, qui».

Senza distogliere gli occhi dalla donna, Eustachius scosse il capo. «Non credo. Sembra spaventata.»

Melcher strizzò le palpebre per osservare meglio la donna «Sì, l’ho riconosciuta» disse. «È Anastasija Oleksevna, vedova di un tale Gerasim Gorislavic, che guidava i cavalieri al seguito del knjaz di Pskov, e oggi concubina del nostro famigerato amico, Jaroslav Vladimirovic. Per la verità, più che una concubina, una schiava. Si dice che sia di nobili natali – per quel che può significare da queste parti, naturalmente – e ch’egli la tenga con sé contro la sua volontà. I suoi figli erano fra gli ostaggi di Pskov, ma adesso non sono più in nostra mano: credo che siano stati liberati da Nevskij, insieme a tutti gli altri, quando ha preso la città. Lei, però, non ha avuto la stessa fortuna.»

«Sembra volerci dire qualcosa.»

«Non potrebbe portarci che guai. Pare che Jaroslav ne sia follemente preso. È già strano vederla in giro per il campo. Di solito la tiene prigioniera nella sua tenda. In Germania questo lo renderebbe oggetto di generale dileggio, ma qui, fra questi barbari, è considerata una cosa normale.»

«Si dirige laggiù. Andiamo a sentire che vuole da noi.»

Melcher allungò una mano a trattenere Eustachius: «Fratello, tu conosci la Regola. Non possiamo…».

«Di certo ha qualcosa da dirci. Potrebbe essere importante. Vieni anche tu, io non so una parola di russo.»

Dopo una breve riflessione, Melcher annuì e, pur con riluttanza, si avviò con lui verso gli abeti. Pochi passi fra le fronde e se la trovarono di fronte.



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.